Quello di Francesca e Marco è stato un Matrimonio che ricorderò a lungo. Uno dei pochi Matrimoni che ho avuto la fortuna di fotografare nel 2020. E a dire la verità, che sarebbe stato un giorno speciale, l’avevo capito già da prima che il 2020 ci travolgesse. L’avevo capito dai primi messaggi scambiati con Francesca e Marco. Tutti e tre amanti dei viaggi ma, soprattutto, tutti e tre amanti di uno dei luoghi che più ha segnato le nostre vite, l’India.
Poi, la pandemia ha cambiato tutto. E c’è voluto coraggio! Coraggio nello spostare la cerimonia soltanto di pochi mesi, coraggio nello sperare che altre eventuali restrizioni non ci obbligassero ad un nuovo cambiamento di piani, coraggio nel riuscire a celebrare un momento così importante e a portare ed indossare sorrisi veri ed autentici in un periodo che, di sorrisi, ne ha avuti ben pochi. E allora io dico, menomale e grazie! Perchè voi, le vostre famiglie e i vostri ospiti (un po’ campani, un po’ veneti e un po’ milanesi) mi avete regalato una giornata indimenticabile.
E, naturalmente, grazie ad uno dei posti più magici che io conosca: la Costiera Amalfitana. Erchie, per l’esattezza! Francesca e Marco hanno scelto come location del loro Matrimonio Torre La Cerniola. Un posto incantevole, un castello a picco sul mare della Costiera con un favoloso e immenso terrazzo dove gli ospiti hanno avuto la fortuna di banchettare. E che dire poi dell’arrivo in barca! Mentre tutti gli invitati sono saliti al castello dalla scalinata, Francesca e Marco sono saliti su una barchetta che, dalla spiaggia, li ha portati fin dentro la Torre. Un’esperienza unica e magica, sia per loro che per me. Uno di quelle che non dimenticherò. Per la magia e l’esclusività del momento e perchè mai potrò dimenticare le scarpe inzuppate di acqua quando li ho fotografati, in riva al mare, mentre si allontanavano con la barchetta.
Da ragazzo, su quella stessa spiaggia dove ho avuto la fortuna di fotografarvi, ci andavo con gli amici a fare il bagno. Quello è stato il primo posto dove siamo andati dopo la maturità per brindare al futuro. E, guarda caso, il futuro mi ha riportato li. Un po’ più cresciuto, con più barba e, per fortuna, meno chili; con una fotocamera in mano e mille esperienze in più nell’anima. Eppure, tornare li, su quella sabbia che ad agosto scotta più della lava e in quel mare dove ho affondato parte delle scarpe per riuscire a fotografarvi mentre salivate su quella barchetta, ho ritrovato il me stesso di 12 anni fa.